La Chiesa di S. Antonio Abate
La Chiesa di S. Antonio Abate (costruita prima del 1320) è una delle Chiese più antiche della città e sorge dove un tempo era in funzione l’Ospedale di S.Biagio gestito dalla Compagnia di S.Biagio che oltre alle funzioni religiose pubbliche aveva anche il compito di assistere i malati, i poveri e i condannati al patibolo. La Chiesa ha subito nel tempo molti interventi che ne hanno modificato profondamente l’aspetto originario; oggi è una costruzione a tre navate sorrette da due ordini di colonne in marmo originale delle cave del Vicariato di Pietrasanta, le stesse che furono visitate da Michelangelo per la ricerca di marmo per le sue sculture più famose. La Compagnia di S.Biagio, divenuta nel tempo Compagnia di S. Antonio, provvide ad ampliarla costruendovi il coro, il nuovo altare “romano” e abbellendola con stucchi e statue lignee, insieme ad altre opere di notevole interesse artistico come il prezioso organo ligneo situato sopra l’ingresso principale e risalente al XVIII secolo.
Nel fondo della navata laterale destra si trova una grande pittura su tela, opera di Lorenzo Cellini, che nel 1550 dipinse questa “Madonna del Carmine” raffigurando in posizione centrale la Madonna con il Bambino e ai lati, i Santi Biagio, Barbara, Agata e Apollonia che recano in mano una palma, simbolo del martirio. L’opera risulta ben equilibrata nei vari soggetti che la compongono e armonicamente e semplicemente concepita sia negli atteggiamenti dei Santi e della Madonna, sia negli elementi architettonici e decorativi, sull’altare è posata una piccola statua del Gesù Bambino di Praga, una delle poche in Italia insieme a quella che si trova nel Duomo di Genova, venerato con molta devozione da parte della popolazione.
In fondo alla navata laterale sinistra si trova una piccola cappella dove, sopra e ai lati di un bell’altare barocco di pregevole fattura, si possono ammirare alcune pitture murali realizzate dal Luigi Ademollo nel 1832.Milanese di nascita e fiorentino di adozione (1764 – 1849), l’Ademollo ha operato a Pietrasanta anche nel Duomo di S. Martino e nella vicina Chiesa di S. Francesco del 1600, ma in questa Chiesa ha sicuramente lasciato la più alta e significativa testimonianza della sua arte in Pietrasanta. Sull’altare è esposta una pregevole statua della Madonna Addolorata fatta oggetto di doni e di ex-voto per grazia ricevuta. All’interno della cappella, sulla parete di sinistra, si trovano raffigurati il Calvario con alcuni elementi decorativi, Gesù spogliato delle vesti e l’incontro con la Madonna (IV stazione della Via Crucis), nella lunetta sopra la cornice, la fuga in Egitto. Sul lato destro troviamo invece la scena della deposizione della Croce, con ai lati il Sepolcro e la Crocifissione e nella lunetta soprastante la disputa con i Dottori della legge. Di fronte all’altare è dipinto un Angelo che avverte Giuseppe di porre in salvo il Bambino dalla persecuzione di Erode, mentre nella volta a vela del soffitto viene raffigurata, a colori, la Presentazione del Tempio. Appena fuori dalla cappella in una nicchia ornata di marmo giace deposta una statua lignea che raffigura Gesù Morto, opera di alto valore religioso devotamente venerata dalla cittadinanza specie in occasione della triennale Processione del Venerdì Santo.
Nel presbiterio, ai lati dell’altare maggiore, si trovano due affreschi di notevoli dimensioni e di autore ignoto, che rappresentano scene della vita di S. Antonio Abate; a sinistra mentre ascolta le suppliche di un vecchio implorante e a destra mentre sta osservando un morto avvolto in panni e con unacroce di legno vicino al capo. Occorre notare che ambedue le opere mostrano chiaramente gli elementi caratteristici del paesaggio africano, come monti e palmeti tipicamente egiziani. Ciò si spiega col fatto che S. Antonio era originario dell’Alto Egitto (nacque a Coma nel 251) e morì nella Bassa Tebaide a Colzimo nel 356. S. Antonio, uno dei Santi più popolari del Cristianesimo, è anche il protettore dei fornai, e la sua ricorrenza viene festeggiata il 17 gennaio.
Nell’abside, in due nicchie quasi contrapposte, si trovano due sculture lignee di grande e pregevole fattura, che rappresentano testimonianze di alto valore artistico raramente espresso in opere di legno e che raffigurano i Santi Biagio e Antonio, rispettivamente di Iacopo della Quercia e del suo maestro Antonio Pardini (altre opere nel Duomo di Lucca, nella Basilica di S. Antonio a Padova e, a Pietrasanta, nel Battistero e nel Duomo di S. Martino).
Sulle due pareti delle navate laterali il grande artista colombiano Fernando Botero, che vive e lavora nella nostra città per buona parte dell’anno, ha affrescato nel 1993 l’allegoria del Bene (Porta del Paradiso) e quella del Male (Porta dell’Inferno) utilizzando colori e tecniche del 500.
Nella Porta del Paradiso, dove dominano i colori rosso e azzurro, vengono esaltati alcuni aspetti piacevoli della vita, come la frutta e la musica. La figura della Madonna, che domina dall’alto imponente la scena intera, tiene sotto i piedi il serpente satanico che rappresenta il male e il simbolo del peccato originale. Ai due lati, in basso, sono raffigurati Madre Teresa di Calcutta, simbolo della fede e dell’ altruismo del XX secolo e San Fernando, capitano e guerriero spagnolo che sorveglia l’ascesa al cielo dei beati e dei benemeriti. in basso scorre un dolce fiume sul quale crescono alberi da frutto.
Nella Porta dell’Inferno dominano invece i colori aggressivi come il nero, il giallo e il rosso vivo, la scena è dominata dalla figura imponente del Diavolo, circondato da alte fiamme, spiriti maligni, mostri e diavoletti impegnati ad infliggere tormenti ai dannati. Nella parte inferiore sono raffigurati l’Avarizia, come uno scheletro che conta i denari, la Vanità anch’ essa uno scheletro vestito da donna che si ingioiella. Sullo sfondo altri dannati, raffigurati con lingue di serpente e che emergono dalle tombe. Fra questi troviamo raffigurati Hitler e Pablo Escobar, come chiari riferimenti ai mali del secolo.
Per gli orari di apertura della chiesa chiamare il numero 0584-70055 perchè variabili da periodo a periodo, grazie.
La nostra associazione organizza la Triennale Processione del Morto Redentore,a rotazione con la Misericordia di Seravezza e la Misericordia di Forte dei Marmi. (2000-2003-2006-2009-2012-2015-2018-2021-2024 ecc.)
La nostra chiesa è a disposizione per ospitare eventuali eventi culturali (Mostre-Manifestazioni-ecc.) previa autorizzazione del Magistrato.
Nel Bureau della Misericordia si possono trovare stampe dei due affreschi del Maestro Botero in dimensione Poster o Cartolina.
DANS LE BUREAU DE LA MISERICORDIA SONT DISPONIBLES LES CARTES POSTALES ET LES POSTERS DES FRESQUES DE BOTERO !
IN THE OFFICE OF THE MISERICORDIA YOU CAN BUY POSTCARDS AND POSTERS OF BOTERO’S FRESCOS !
IM BÜRO DER MISERICORDIA KANN MAN POSTKARTEN UND POSTERS DEN BOTEROS FRESKOS KAUFEN !