L’Arciconfraternita della Misericordia di Pietrasanta è un sodalizio di volontariato a carattere religioso i cui appartenenti vengono cristianamente denominati fratelli e sorelle. Scopo dell’Arciconfraternita è l’esercizio volontario, per amore di Dio e del prossimo, delle opere di Misericordia, corporali e spirituali, della cura dei malati e degli anziani, del pronto soccorso e dell’intervento nelle pubbliche calamità sia in sede locale che nazionale. Dal 1320 ad oggi.
Nel 1320 esisteva in Pietrasanta e precisamente nel luogo attuale della sede della Misericordia, l’Ospedale di S.Biagio, governato e diretto dalla Confraternita omonima. A tale Istituzione era demandata l’assistenza ai poveri e agli ammalati nonchè quella dei condannati al patibolo. Da questo ultimo incarico emerge chiaramente lo spirito che animava i suoi componenti che non esitavano a confortare, in nome di Cristo, chi fosse condannato dalla giustizia umana.
La Confraternita di S.Biagio, nel 1599, edificò altre case sul lato sinistro della Chiesa (la quale esisteva già nel 1320, ristrutturata nel 1770 e nel 1935) come è ricordato da una piccola lapide ancora esistente sulla facciata dell’attuale sede della Misericordia. Questi lavori servirono più tardi da ospizio ai padri cappuccini, mentre nell’Ospedale, nel tempo stesso in cui vi si dava alloggio ai pellegrini, si ricevevano anche i trovatelli.
Intanto a Pietrasanta, sul finire del XIV Secolo era stata istituita anche la Confraternita di S.Antonio che ottenne anch’essa l’autorizzazione ed i mezzi per erigere un ospedaletto che fu chiamato appunto di S.Antonio e che sorgeva nella piazzetta omonima tra le attuali vie dei Piastroni e del Teatro. Tale Confraternita nel 1514, fu soppressa ed i beni passarono a quella di S.Biagio.
Sul finire del XVIII Secolo anche questa Confraternita o Compagnia fu soppressa dal Granduca Leopoldo 1°, insieme a molte altre compagnie religiose. Con decreto del 30 luglio 1305 però, la Regina Maria Luisa, Reggente del Trono d’Etruria, ripristinò tale antica Compagnia di S. Biagio con la denominazione di Confraternita di S. Antonio Abate.
Da tale epoca riprende in pieno l’attività di questa istituzione che, per gli scopi e le opere compiute, può considerarsi senz’altro Confraternita di Misericordia. Infatti anche allora erano soccorsi gli ammalati ed i poveri, era curato il trasporto funebre dei defunti ed erano suffragate le anime dei confratelli.
Nel 1896 fu deliberato di trasformare la Confraternita di S. Antonio Abate in Confraternita di Misericordia, eretta poi in Ente Morale e nel 1936 elevata ad Arciconfraternita dall’Arcivescovo di Pisa S.E. Mons. Gabriele Vettori il 29-12-1898.
Nel 1998 sono stati festeggiati i 100 anni di affiliazione alla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia.